Dipendenze da sostanze
“Potevo fare a meno di mangiare ma non della mia dose. Per molto tempo sono riuscito a non bucarmi, a rifiutare ogni contatto con l’eroina, il rischio di overdose era ogni volta più alto. Le pasticche però no, non le consideravo pericolose e ne ho prese parecchie, in certi periodi di più, in altri riuscivo a farne a meno. Quando ho sniffato cocaina per la prima volta non ero nemmeno interessato a provarla, ma lì per lì decisi di fare un tiro. La sensazione immediata di calore che sentii mi eccitò moltissimo, troppo, ma l’effetto svanì in fretta e pochi attimi dopo mi stavo contorcendo sul divano con gli occhi sbarrati. Non so quale sia il confine che divide i consumatori occasionali dai tossici, per quel che mi riguarda è stato un processo in cui ho gradualmente abituato il mio corpo a tollerare oppiacei e acidi sempre in maggior quantità, fino a non poterne più fare a meno. Le crisi di astinenza diventavano sempre più feroci, il mio corpo stava cadendo a pezzi, mangiavo pochissimo ed ero completamente disidratato, oltre che in uno stato perenne di allucinazione. Il mio migliore amico decise al posto mio e gliene sarò perennemente grato: mi portò da un dottore, poi in clinica per disintossicarmi seriamente ed ora posso dire di non essere più un tossico” -Anonimo-
Non è chiaro il motivo per cui si inizia a fare uso di droghe, nella maggior parte dei casi si presenta l’occasione: un amico ad una festa, un incontro fortuito, una bravata organizzata con gli amici o semplicemente “Provo! Lo fanno tutti!.
Questa è la caratteristica principale delle sostanze di abuso: sembrano innoque, inizialmente sembrano lasciarci il potere e la libertà di scelta ma dopo poco irretiscono il mal capitato proprio come la dea Circe: “Gli uomini vengono invitati a partecipare a un banchetto ma, non appena assaggiate le vivande, vengono trasformati in maiali, leoni, cani, a seconda del proprio carattere e della propria natura. Subito dopo, Circe li spinge verso le stalle e li rinchiude”. Si, proprio così, le droghe rinchiudono la loro vittima nell’illusione di stare bene, stare meglio, nel desiderio di riprovare quelle sensazioni avvolgenti, risentirsi onnipotenti, sicuri, cullati, invincibili davanti a ciò che prima ci faceva sentire inadeguati, incapaci, inutili e falliti. Questa è la promessa che fanno ma ben presto capiamo essere solo un inganno e ci ritroviamo più soli di prima con una sfilza di problemi da risolvere e con la necessità di sopravvivere all’astinenza.
Nonostante questo è fondamentale tenere a mente che possiamo liberarci dalla dipendenza e dall’uso di sostanze nocive come le droghe sia che siano definite “leggere o pesanti” sia che queste siano legali come l’alcol o illegali come la cocaina o l’eroina. Ugualmente fondamentale è aver ben chiaro la necessità di farsi aiutare da un professionista.
Attraverso la consulenza psicologica è possibile iniziare a far luce sul problema, favorire benessere, incrementare risorse, abilità e motivazione al trattamento.
Decidere di farsi sostenere da uno psicologo significa puntare alla crescita personale e lavorare per migliorare la qualità della propria vita e vincere sull’idea che qualcosa abbia il potere sulle nostre scelte e decisioni. La consulenza psicologica e la psicoterapia sono interventi integrabili, la valutazione iniziale consente di indirizzare verso il professionista ed il trattamento più adeguato.
Il Centro di Ascolto Psicologico e Counselling offre servizi accessibili a tutti che consentono di intervenire sul disagio e ridurlo significativamente.