Psicologo, Psicoterapeuta e Psichiatra… ma chi sono?
Quali sono le differenze tra Psicologo, Psicoterapeuta e Psichiatra?
No, non sto scherzando, non è una battuta ma una distinzione molto importante che spesso viene ignorata o svalutata e che può orientare con più consapevolezza la scelta del professionista a cui rivolgersi.
Facciamo un pò di chiarezza.
LO PSICOLOGO
Professione Sanitaria con conseguimento di una laurea magistrale in Psicologia corredata da tirocinio obbligatorio post lauream ed iscrizione all’Albo degli Psicologi dopo aver superato l’Esame di Stato.
Di fatto in Italia lo Psicologo per poter esercitare la professione ed essere riconosciuto a tutti gli effetti come tale ha necessità di superare e raggiungere una serie di obiettivi che lo vedono impegnato nella costruzione della carriera professionale per circa sette anni.
Tutti coloro i quali sono laureati in Psicologia ma non hanno l’iscrizione all’Albo sono considerati Dottori in Psicologia e non possono esercitare.
Lo Psicologo abilitato è riconosciuto come Professione Sanitaria dal Sistema Sanitario Nazionale ma non è un medico per come comunemente lo intendiamo. Lo Psicologo non può prescrivere farmaci di nessun genere ma può collaborare con altri medici all’interno di una equipe multidisciplinare per come caldamente sostenuto dalla visione multifattoriale alla psicopatologia.
Mi spiego meglio, chi tra noi sostiene la visione complessa della malattia fa riferimento ad un modello medico detto Bio-Psico-Sociale attraverso cui ogni forma di disagio psicologico è data da fattori di natura biologica, psicologica e sociale all’interno di una causalità di tipo circolare. Propri di questo punto di vista sono i concetti di vulnerabilità e predisposizione soggettiva che considerati in relazione a variabili sociali e psicologiche rendono all’ uomo la giusta dose di complessità che merita. Vien da se comprendere l’importanza del lavoro di squadra quando si ha a che fare con le persone.
Personalmente lavoro e collaboro con diverse figure professionali proprio per questo motivo.
Detto questo, concretamente, cosa può fare lo Psicologo?
Possiamo usare Strumenti e Tecniche proprie della professione per fare Diagnosi, Valutazioni, costruire interventi e trattamenti ad hoc.
Ci occupiamo di riabilitazione e sostegno ed oltre i test psicologici specifici, attraverso cui possiamo orientare la fase della valutazione, utilizziamo lo strumento della consulenza psicologica o counselling psicologico che si avvale di tecniche di ascolto attivo, comunicazione efficace e molto altro.
In generale, le competenze di uno Psicologo permettono di valutare il comportamento e lo stato di salute e benessere psicologico della persona, di valutare ed affrontare problematiche di natura personale o relazionale, difficoltà connesse al proprio ambiente di lavoro, allo studio o alle performance, alla relazione di coppia, ad un cambiamento importante. Inoltre possiamo intervenire su problematiche specifiche come: ansia, depressione, difficoltà nella gestione delle emozioni, stati di stress prolungato, dipendenze patologiche, disturbi alimentari (si lavora sul contenimento del sintomo e sulla consapevolezza del comportamento-problema, incrementando le abilità) ecc…
Attualmente ho scoperto un ambito di lavoro molto interessante ed appassionante per lo Psicologo, per me sicuramente: Il Sostegno Psicologico Pre e Post Intervento di Chirurgia Bariatrica di cui mi occupo come tirocinante specializzanda presso il Policlinico Agostino Gemelli.
Concludendo lo Psicologo può fare molte cose nell’ambito generale della Salute Psicologica: può operare in relazione a problematiche circoscritte o intervenire in contensti di salute più problematici e complessi ma solo se è iscritto all’Ordine degli Psicologi di una delle regioni italiane e se ha acquisito una formazione che gli consente di gestire e promuovere la Relazione di Aiuto.
LO PSICOTERAPEUTA
Dopo essersi abilitati come Psicologi il professionista può scegliere di proseguire gli studi e specializzarsi in psicoterapia. In questo caso la scelta riguarda la scuola di specializzazione a cui possono accedere gli psicologi laureati ed iscritti all’Albo ed i medici che, dopo essersi laureati in medicina, vogliono specializzarsi in psicoterapia.
A questo punto ai sette anni di prima ne vanno aggiunti altri quattro!
Sono dell’idea che alla fine dei conti abbiamo la formazione di un chirurgo in tutti i sensi, un chirurgo della mente umana, non un neurochirurgo ma un chirurgo di quelli che si trovano a cercare e navigare i sobborghi dell’anima, io dico molto più difficile! Concedetemelo, sono di parte, che i colleghi non me ne vogliano! Confesso la passione che ho per i medici, le persone che mi conoscono potrebbero confermalo; attualmente sono una psicoterapeuta in formazione e nella mia classe ci sono ben due medici, potermi confrontare con loro è arricchente ed incredibilmente affascinante!
Ma torniamo a noi ed alle nostre differenze…
La scuola di specializzazione deve essere riconosciuta dal MIUR; ad esempio io ho scelto l’IFREP, scuola riconosciuta ed integrata, che mi consente di specializzarmi come analista transazionale.
Anche in questo caso lo Psicoterapeuta non può somministrare farmaci ma, a differenza dello Psicologo, può lavorare ed intervenire su problematiche psicologiche molto complesse. Per rendere più chiara la distinzione tra Psicologo e Psicoterapeuta è possibile dire che lo Psicologo si muove all’interno di aree problematiche di cui la persona è consapevole o semiconsapevole ed opera interventi che in gergo sono definiti di decontaminazione con una durata limitata nel tempo. Lo Psicoterapeuta invece si muove all’interno di aree molto complesse del disagio psicologico e di completa incosapevolezza, opera interventi a lungo termine che hanno l’obiettivo-ambizione di deconfondere e ristrutturare.
Lo so parlo lo psicologhese, vorrei suscitare curiosità ed approfondimenti, forse susciterò solo antipatia! Comunque se ti va di approfondire ti suggerisco un testo non propio divulgativo (ne possiamo parlare insieme) ma che consente di comprendere meglio la complessità che si cela dietro ad un intervento che ha come interlocutore l’essere umano: “Analisi Transazionale” di Woollams e Brown
Concludendo, lo Psicologo non può operare ed intervenire su aree di pertinenza dello Psicoterapeuta, il Medico Psicoterapeuta non può in nessun caso utilizzare gli strumenti propri della professione di Psicologo e sia lo Psicologo che lo Psicoterapeuta non possono somministrare farmaci o interferire con le terapie farmacologiche della persona che hanno in cura.
LO PSICHIATRA
Ecco il pezzo da novanta! Qualcuno sta iniziando ad avere una strana reazione cutanea fatta di bolle purulente! Naturalmente scherzo! Forse non del tutto! Vorrei vedere le vostre faccie la direbbero lunga!
E’ opinione diffusa che se dallo Psicologo ci vanno i matti, dallo Psichiatra ci vanno quelli che non hanno scampo! Fortunatamente oggi sempre meno l’opinione comune è orientata su questo versante e sempre più ci sono persone che per motivi diversi decidono di fare un percorso che punta alla salute ed al benessere psicofisico.
Scherzi a parte spesso lo Psichiatra è confuso con lo Psicoterapeuta e viceversa.
Lo Psichiatra è un medico laureato in medicina che si specializza successivamente in psichiatria. La peculiarità è quella di poter curare ed intervenire sui disturbi psichiatrici attraverso la somministrazione di farmaci specificatamente psicofarmaci. Inoltre lo Psichiatra può condurre colloqui. Come prima accennavo sono dell’idea che il lavoro in equipe sia sempre la soluzione migliore per le persone che abbiamo in cura. Spesso è necessario assumere una terapia farmacologica, altre volte meno. Lavorando in squadra i trattamenti sono spesso più completi ed accurati e si evita con più probabilità di fare scelte poco oculate solo perchè ci si è messi in una posizione di solitudine professionale, il confronto in questo lavoro è necessario pur mantenedo le specificità di ogni professione. Spesso infatti Psicologo, Psicoterapeuta e Psichiatra collaborano tra loro.
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